Carrelli per cani

Le scale di valutazione funzionale sono ampiamente utilizzate in medicina umana, al contrario in medicina veterinaria non esistono scale funzionali validate per esaminare obiettivamente i limiti funzionali nei cani.

Ci sono alcune proposte di scale funzionali utilizzate con più o meno consenso in diversi centri veterinari, come nel caso dell'Alameda East Veterinary Hospital (Colorado, USA) che ha usato come strumento un "Questionario funzionale"[1]Particolarmente indicato per cani anziani o geriatrici. In Argentina si usa un protocollo di valutazione dell' osteoartrite nei cani che compre tanto la valutazione della mobilità come la valutazione propria dell'arto interessato: infiammazione, dolore, livello di mobilità e crepitazione. Anche negli Stati Uniti, ill MASH Ospital (Huntingtown, MD) utilizza il C-FIM: Canine Functional Independence Measure © For Paws Riabilittion. Diversi centri di riabilitazione e ospedali animali utilizzano protocolli interni non pubblicati.

In medicina umana si utilizzano comunemente per controllare alcune articolazioni: Install, per valutare la mobilità a livello globale. Test "get up and go" per misurare il grado di autonomia delle persone o Barthel tra i molti[2]. Queste scale sono state validate, accettate dalle autorità mediche e anche usate in medicina legale.

 

Un gruppo di fisioterapisti e veterinari spagnoli ha ideato una scala di valutazione funzionale delle articolazioni del gomito, del ginocchio e dell'anca per le articolazioni che presentano una maggiore patologia.

La scala BIOARTH vuole essere uno strumento pratico per valutare i vari problemi funzionali che interessano le articolazioni, in un sistema di punteggio ordinato e sistematico.

Questa scala non sostituisce qualsiasi altra procedura, ma rappresenta un valido strumento capace di aiutare tanto nella valutazione iniziale del paziente quanto nella valutazione dell' evoluzione nel tempo.

 

La valutazione della limitazione funzionale attraverso questa scala deve essere effettuata da un veterinario o da un fisioterapista specialista in animali da compagnia. La valutazione funzionale non sempre si relaziona con i segni radiologici. In fisioterapia un test funzionale è un parametro fondamentale per conoscere lo stato del sistema osteoarticolare e della sua evoluzione, insieme ad un adeguato esame fisico; un esame radiologico e altre tecniche di diagnostica per immagini sono, proprio come indica il loro nome, test complementari.

 

In questa scala si stabilisce un sistema di punteggio (da 0-3 o da 0-2 secondo i casi) per ciascuno dei 12 parametri da esaminare. A seguito di questa valutazione si può conoscere lo stato dei tre parametri funzionali di base: limitazione funzionale, mobilità articolare e atrofia muscolare.

Nel primo blocco si valuta la limitazione funzionale dell'articolazione colpita con un sistema di punteggio che quantifica i cambiamenti di postura, zoppia e la resistenza alla marcia e al gioco (i punti  5 e 6 possono essere contestati direttamente dal proprietario). E 'consigliabile avere un tratto di scala ampio per controllare i punti 7 e 8.

Nel secondo caso si valutano le limitazioni della mobilità articolare, se vi sia perdita nei gradi di flessione ed estensione dell'articolazione studiata e se si produce dolore durante questa valutazione. La misura del campo di movimento viene eseguita seguendo parametri standard[3].

Per valutare l' atrofia muscolare utilizzeremo la palpazione e una cinta metrica confrontando l'area interessata con l'arto controlaterale (a condizione che questo non sia affetto), altrimenti si ricorre alla esperienza clinica.

 

La scala di valutazione funzionale BIOARTH è stata presentata al 4 ° Simposio internazionale sulla riabilitazione e terapia fisica in medicina veterinaria; Arnhem, Paesi Bassi.



[1]D. Millis et all.Canine Riabilitazione e Terapia Fisica. Saunders. 2004

[2]Viel E.Diagnosi Fisioterapia. Masson. 2004

[3]Jaegger G, Marcellin-Little DJ, Levine D: Affidabilità dei goniometry in Labrador Retriever.

American Journal of Veterinary Research 63: 979-986; 2002

      

Toni Fernández

ortocanis.it